Evelyne ‘Sognare è la mia vita’

E se tu potessi creare la tua vita semplicemente sognando?

Questo è quello che mi ha parlato Evelyne insieme all’importanza di guarire se stessi, riconnettersi con la nostra bambina interiore, essere compassionevoli con noi stessi e sviluppare la capacità di ascoltare il nostro intuito.



Evelyne è arrivata a casa mia in un momento in cui ero particolarmente vulnerabile, in cui volevo solo chiudermi in me stessa per prendermi cura delle mie ferite. Ma lei è venuta ugualmente, in un freddo giorno autunnale, completamente bagnata dalla pioggia, nascosta in un giacchetto nero da cui faceva capolino solo un grande e radioso sorriso.

Rispettosa del mio dolore, lei si è adattata alla vita della nostra casa diventando quasi invisibile. Ci siamo incontrate solo l’ultimo giorno della sua permanenza, mentre stavo cucinando il pranzo con in braccio la mia bambina. Non abbiamo parlato molto, ma pochi minuti sono stati abbastanza perché le sue parole mi arrivassero direttamente al cuore e mi facessero smettere di respirare per qualche secondo:

E’ difficile manifestare i nostri sogni fino a quando non ci si prende cura dei blocchi che ci portiamo dentro’

Perché mi stavo creando delle esperienze così difficili? Immediatamente ho sentito la voglia di togliermi quel pesante mantello dalle spalle e tornare ad aprirmi alla vita.

Qualche giorno dopo, ci siamo di nuovo incontrate a casa mia, nella sala con la luce del sole che entrava dalla finestra, una tazza di tè e il mio registratore.

Evelyne mi ha raccontato che lei ‘costruisce’ la sua vita giorno per giorno seguendo le proprie intuizioni. A parte il tempo che sceglie di dedicare agli appuntamenti con i clienti e i bisogni dei figli, ha la libertà di fare quello che vuole. Lavora come consulente[1] prevalente online e questo le dà la possibilità di viaggiare molto. Descrivendomi come si svolge la sua vita si sofferma e guardandomi mi dice:

‘My life is beautiful I think’

Questa frase mi ha subito dato la misura della forza di questa persona.

Anche per Evelyn, come altre donne che ho intervistato, la sua vita non è sempre stata così: da come mi ha descritto il suo passato percepisco che Evelyne si è sentita prigioniera in una struttura molto rigida e ha dovuto scegliere di cambiare. La sua trasformazione si è sviluppata in diversi anni tramite numerose esperienze come la terapia, lo yoga e la meditazione e ha raggiunto il suo culmine quando è arrivata nella Comunità di Findhorn. In questo luogo Evelyne ha avuto la possibilità di riconnettersi con il suo ‘bambino interiore’ e con i suoi sogni.

Di conseguenza ha divorziato, ha cambiato lavoro e soprattutto ha iniziato a sognare e non si è più fermata:

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Sognare è la mia vita

Parlando di questa pratica la sua voce è diventata molto profonda e ho potuto percepire una grande sicurezza in lei. Evelyne mi ha raccontato che delle volte si concede del tempo per chiedersi:

 

Come sarebbe la tua vita dei sogni? Se la tua vita fosse un film che tipo di film sarebbe? E poi sogno… E credo veramente che tutto sia possibile e credo nei miei sogni. […] Spesso mi sento di poter fare tutto quello che sento di voler fare.’

I suoi sogni poi si avverano senza troppa fatica. Con aria divertita mi ha detto che quando si riconnette con il ‘mio bambino’ torna a essere davvero una bambina, e si diverte a danzare e a cantare, giocando a nascondino con la serietà dei grandi.

‘Ho letto tanto: Eckard Toll, Eileen Caddy, Osho, H&S Stone, B Hellingly ... e credo in quello che hanno detto. Tutto quello che esiste è una vibrazione. Mi ci è voluto del tempo per riuscire a vederlo, ma ho veramente la sensazione che ogni momento potrebbe essere diverso, che ci sono diverse possibilità. E dipende da dove mi concentro: io posso scegliere la mia possibilità, ma tutte le altre continuano ad esistere. Se credo che tutto sia sbagliato, che la vita sia difficile, che io sono una povera donna e bla bla bla… questo è il modo in cui seleziono la mia possibilità. Se scelgo, di esser felice, tutto va bene. Tutto è un gioco e io scelgo di giocare.. per questo mi piace iniziare la giornata cantando e poi meditando e poi il giorno viene a me e io mi diverto!’



Evelyne crede che oltre a sviluppare quella che si potrebbe chiamare ‘l’arte di sognare’, è anche importante guarire se stessi e capire la cornice attraverso cui decidiamo di guardare alle cose:

‘Di cosa sono consapevole? Se guardo al mio nonno con compassione, una persona che ha avuto una vita piena di difficoltà… è un modo di essere consapevole che andrà a creare un certo tipo di realtà. Questo è quello che ho capito lavorando su me stessa. Come decido vivere? È come una fotografia: come voglio fotografare il mondo?’.

 Quando ha un conflitto e si sente attaccata, Evelyne può provare a creare opposizione o accettare la sua reazione e paura, rimanere calma e dire e mettersi in ascolto. Quando le risulta difficile mantenere il controllo, si aiuta pensando che siamo lo specchio l’un dell’altro e che ogni questione non è mai solo riguardante se stessi.

Quasi scherzando Evelyne si ricorda del suo passato:

‘Stavo solo cercando di apparire qualcuno differente da me stessa. E mi ci sono voluto anni e anni per concedere a me stessa di essere semplicemente come sono.’

Parlandomi di questa esperienza Evelyne diventa molto dolce e ho come l’impressione che smetta di rivolgersi a me e inizi a parlare a se stessa, o forse al suo ‘bambino interiore’, accarezzandosi con dolcezza:

‘Anche adesso sto accetando quello che sono e va bene…’

A questo punto sono curiosa di capire come fa a muoversi nella vita e ad ascoltarsi. Per questa ‘ricercatrice’ la meditazione è una buona pratica e in passato ha usato molto il Gioco della Trasformazione per sviluppare le sue intuizioni. Ora sente distintamente una forza dentro di sé che è disposta a seguire. Delle volte è quasi un processo inconscio, altre volte usa la tecnica del Voice Dialogue e parla a sé stessa, immaginando le differenti parti di se stessa. Evelyne si prende il tempo per connettersi con sé stessa, lasciare che le cose emergano e poi seguire quella strada, credendoci.

 

‘Ho una casa molto grande perché io e il mio ex compagno avevamo insieme un totale di 7 figli. Al momento è un centro dove si tengono workshop. Io non ho fatto niente perché ciò accadesse, ho sognato, ed è successo. Al momento c’è un workshop la e io sono qui a Findhorn.’

 

E poi sorridendo mi ha detto che ha un buon ‘genio nella lampada’ che delle volte chiama per chiedergli cosa stia succedendo e di cambiare le cose:

 

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In altre parole, gioco!

‘Ti ricordi quando sono arrivata qui? Ero completamente bagnata, faceva freddo.. e allora mi sono fermata ho chiamato il mio ‘genio della lampada’ e gli ho detto: ehi, lo sai vero che non è questo il modo!? E dal giorno dopo è tornato il sole. Insomma gioco! Non lo so cosa è cosa ma credo che quando sono in armonia con tutto il resto sono molto più potente di quello che penso. Che sia il tempo o il parcheggio della macchina, io chiedo!’

 

Tornando poi a parlare del suo percorso di crescita, Evelyne mi ha detto quanto sia stato importante accrescere il suo senso di sicurezza:

 

‘Sono parte di tutto e non c’è pericolo’. Il pericolo è un’illusione della mente’.

 

Nei momenti di debolezza Evelyn accoglie le sue paure e cerca di giocarci ed esplorarli.

 

‘Capita di andare indietro ai miei vecchi schemi mentali e piango.. e poi mi prendo cura di me stessa con compassione’.

 

Evelyne ha mostrato la stessa sicurezza anche quando abbiamo parlato di soldi:

 

‘Non mi preoccupo dei soldi; per eseperienza so che quando sono chiara su quello che voglio i soldi vengono di conseguenza. Ho avuto molte, molte esperienze che non c’è niente da preoccuparsi in relazione ai soldi’.

Ed Evelyne ha molto da raccontare a proposito di questo argomento. Il tema dei soldi era emerso con forza nella sua vita dopo la fine di una relazione sentimentale che l’aveva lasciata molto vulnerabile. Così Evelyne ha capito di doversi prendere cura e capire meglio il suo senso di sicurezza. Questo l’ha portata a maturare maggiore coscienza in due ambiti strettamente connessi: la sessualità e i soldi.

Dopo aver studiato e approfondito il funzionamento delle ‘leggi’ che stanno dietro ai soldi, lei ha iniziare a sognare di creare lei stessa una moneta. Sogno che è divenuto realtà due anni fa grazie all’incontro ‘fortuito’ con un piccolo gruppo di persone che stavano iniziando a lavorare a un progetto simile a quello che lei stava immaginando[2].

Prima di concludere la nostra intervista ho chiesto a Evelyne se volesse dire qualcosa di particolare alle persone che stanno per mettersi ‘in cammino’. Mi ha raccontato la storia di un uomo che aiuta le persone ad aprirsi agli altri insegnandoli ad abbracciare e dicendo all’altra persona guardandola direttamente negli occhi ‘tu sei importante per me’. Non c’è stato niente altro da dire:

 

‘Non voglio dare nessun consiglio. Sempre di più io semplicemente sono con le persone, chiunque esse siano, qualunque cosa siano. Sono semplicemente con loro’

Vorresti anche te iniziare a sognare una nuova vita?

Facciamo una chiaccherata per capire come posso supportarti: Carolina’s Calendar.

[1] Evelyne lavora con Dialogue, Costellazioni Familiari e Erikson Hypnosis.

[2] Evelyn fa parte di un gruppo di persone che hanno creato il Ğ1, una moneta che non deve essere comprata ma che viene donata ad ogni membro perché possa liberamente essere scambiata. Per saperne di più: https://duniter.org/en/

Carolina NutiComment